Nel 1889 un consulente scientifico della "Marconi
Wireless Telegraph Company" (già ex consulente della Edison Electric Light
Company) dal nome di John Ambrose Fleming, ricercò, sollecitato da Marconi, un
dispositivo più affidabile del coesore (coherer in inglese, dispositivo
inventato da Temistocle Calzecchi Onesti utilizzato come rivelatore nella
radiotelegrafia) a limatura, per la ricezione delle onde radio.
Nasce così nel 1904
un dispositivo consistente in una lampadina con una piastrina aggiuntiva.
Se alla lampada
veniva data tensione, il suo filamento si
riscaldava fino all’incandescenza ed emetteva elettroni catturati dalla
piastrina metallica a cui era data carica positiva da una seconda batteria.
Questo valvola
chiamata “tubo di Fleming” posta in un circuito radio ricevente riusciva a
rettificare il segnale ricevuto e a renderlo disponibile per far funzionare
l’elemento attuatore di un ricevitore telegrafico.
Nasce quindi il
primo diodo.